Arrivo a settembre inoltrato e, l'immagine classica di Arkadia, è leggermente offuscata, molti esercizi sono già chiusi, altri
si stanno preparando all'inverno.
L'aspetto è ugualmente accogliente, il lungo viale che porta al mare è ancora affollato,
pochi giovani, in gran parte mamme con bambini e nonni con nipotini, qualche pescatore e tanti intellettuali.
Ho notato molta gente che si sofferma per decine di minuti con lo sguardo fisso al mare, quasi aspettasse
qualcuno o qualcosa e invece è solo la calma interiore che offre questo spettacolo di suoni, colori e profumi.
Il lungo viale che porta alla spiaggia contornato da locali, negozi, discoteche.
La spiaggia, adesso 20 settembre, quasi deserta, in estate è gremita di ragazzi e ragazzi e dei loro amori settimanali.
Il mare conserva il suo fascino, anzi, nel preludio dell'inverno, si gustano i colori intensi e lo sciabordio quasi furioso.
La strada dei locali notturni, vista la mattina può solo rendere l'idea, la notte è esplosiva.
Arkadia è sicuramente un bel posto, ricco di vita e di belli incontri, ma permettetemi di esprimere la mia preferenza per Yalta.