Arrivo
Sono le 13.00 di un pomeriggio grigio del mese di novembre 2006, grazie ad alcuni amici locali e alle autorità interne, riusciamo ad avere un Pass per visitare il porto, l'impegno è non fotografare che rispettiamo anche se non riusciamo a capire cosa ci sia da nascondere.
Entriamo dall'accesso stranieri scortati da un ufficiale della dogana con fare gentilissimo che ci fa da cicerone e ci fa accomodare sulla sua auto.
Cominciamo il giro del porto che a colpo d'occhio è molto grande.
Il porto
Vi sono attraccate numerose imbarcazioni da carico, grandi e piccole ma la cosa che fa più impressione sono le montagne di acciaio pronte per essere caricate. Migliaia di tonnellate provenienti dalla grande acciaieria Azov Stal.
Il porto e suddiviso in 14 banchine e ognuna di queste ha decine di gru sempre al lavoro per preparare il carico.
I turni di lavoro sono continui, 24 ore su 24 con moltissimi operai.
Il reportage fotografico e stato tutto realizzato dall'esterno del porto ma da punti in alto che permettono una discreta visuale anche nei particolari.
Il porto ha un bell'aspetto, molto ordinato e si nota una ottima organizzazione.
Zone di carico
La prima parte è riservata alla ceramica, montagne di polvere di ceramica pronta per essere inviata nei più disparati porti del mondo.
Poi il settore carbone, come saprete la zona Donbass è ricca di miniere di carbone.
Per questo settore ci sono più sistemi di carico, il carbone in pezzatura più grande arriva con i vagoni merci, per ogni vagone si fa, a mezzo del personale addetto, un prelievo di campioni che vengono analizzati e se corrispondono ai requisiti richiesti hanno il nulla osta per le banchine di carico.
Il carbone più fine viene invece, dopo il solito controllo, avviato su nastri trasportatori che arrivano direttamente alle stive delle navi da carico.
Banchine
Arriviamo alla banchina 10 quella riservata al carico del metallo dopo avere passato le altre banchine dove si nota anche altri materiali, il legno e altro ma in misura minore.
La banchina 10 sembra essere il centro di smistamento dell'acciaio e quì sono veramente delle montagne incredibili tra cui anche blocchetti di ghisa pronta per la fusione.
La profondità del mare nel porto non è tale da permettere carichi completi nelle navi quindi il carico viene completato in altri porti del Mar Nero tipo Odessa.
Ancora una nota, durante l'inverno in genere particalrmente rigido, la superfice del mare è completamente ghiacciata ma Mariupol Port ha, tra le sue numerose imbarcazioni di servizio, anche una ottima Rompighiaccio che permette il lavoro del porto durante tutti i periodi dell'anno.
La nostra visita si conclude quì, un grazie alle autorità di Mariupol Port che hanno permesso questa interessante passeggiata dentro il porto e, per maggiori informazioni, a questo indirizzo trovate il sito ufficiale di Mariupol Port (in lingua russa e inglese) Marport.