Donetsk, miniere di carbone
Le miniere di carbone sono una triste realtà di questi giorni dopo la catastrofe che ha causato oltre 70 vittime.
La maggiore fonte di lavoro nella regione Donetsk, sono le miniere di carbone e zolfo, ne è ricchissimo tutto il sottosuolo della zona Donbass, nell’Ucraina orientale.
Questa è una vecchia miniera ormai in disuso ma rende bene l’idea del lavoro. I minatori lavorano a centinaia di metri di profondità riportando materiale in superficie, tutto lo scarto si accumula creando delle piccole colline artificiali.
Tutta la città di Donetsk ma anche la periferia e contornata da queste colline artificiali, ormai una caratteristica di questo grande centro industriale ucraino.
Ormai i fatti sono a conoscenza di tutti, oltre 70 morti e i rimanenti dispersi con pochissime possibilità di ritrovare in vita.
Nella grande miniera di Zasiadko ( per dare una idea della sua posizione: una grande collina a sinistra della strada che porta all’aeroporto ) una sacca di gas Grisù è esplosa generando crolli e incendi e danneggiando gli impianti di ventilazione. Per gli operai è stata una trappola mortale e dei circa 460 che erano al lavoro, solo poco più di 360 sono riusciti a risalire in superficie.
Nel mio ultimo viaggio a Donetsk (28 settembre 2007) ho potuto constatare di persona la fatiscenza degli impianti minerari in uso, solo quelli di superficie, sicuramente datati e di aspetto trascurato ma è nota in tutto il mondo la pericolosità delle miniere ucraine e le condizioni di lavoro degli operai quasi sempre pagati a rendimento.
Questa mappa indica la posizione della miniera nella città di Donetsk.
E questa è la miniera Zasiadko
19 Novembre 2007 alle 15:58
30 anni di miniera in Belgio.
Il sudore della fronte di mio nonno ha costruito una grande famiglia
Uno dei peggior lavori al mondo, polvere, buio, umidità , acqua che penetra nelle gallerie e ti riempe i stivali infradiciandoti la carne, ratti, gas, e i frequenti incidenti mortali.
Mio nonno l’unica settimana di malattia che fece in 30 anni fu quella del fatidico giorno di Marcinelle…..
Un personaggio che non amo, prima del contratto tra lo stato italiano e quello belga per mandare manovalanza, andò di persona in miniera e disse al ritorno in superficie al re belga:
“Quando all’ultima galleria della miniera più profonda ci sarà una finestra, invieremo italiani a lavorarci”
19 Novembre 2007 alle 19:24
Gli ultimi aggiornamenti danno l’impossibilità di continuare le ricerche dei dispersi perchè le gallerie sono tuttora in fiamme.
20 Novembre 2007 alle 10:12
Ottanta i morti e 20 i dispersi, intanto in Ucraina ci sono tre giorni di lutto nazionale.
Al popolo ucraino giungano anche le nostre più sentite condoglianze.
20 Novembre 2007 alle 10:23
Il problema della sicurezza è un problema vero e reale.
Nella città di Mariupol a 100 Km. da Donetsk, ieri 19 novembre, c’è stata una dimostrazione pacifica per la pericolosità di lavorare lo zolfo e il carbone senza alcuna protezione (erano presenti anche medici e ecologisti).
Il gruppo dirigente, intervenuto, ha dichiarato che lo zolfo fa bene e ha disperso i dimostranti dicendo che nessuno è obbligato e restare.
Questo è un lavoro che rende da 3500 a 5000 grivne mese e nessuno può permettersi di perdere un lavoro con quella paga ma le vie respiratorie non respirano grivne con tutte le conseguenze del caso.
(fonte: operai che parlavano tra loro)
21 Novembre 2007 alle 10:52
Aggiornamento 88 morti accertati e 12 dispersi con pochissime probabilità di ritrovare in vita, tra i feriti alcuni di loro gravissimi.
Intanto in Ucraina le bandiere sono a mezz’asta in segno di lutto.
26 Febbraio 2008 alle 11:05
grazie è quello ke cercavo